Lascia che dipinga un quadro per te, oggi che è di nuovo primavera, lascia che ti prenda per mano e ti porti su una spiaggia, davanti a un mare blu cobalto, in una baia così preziosa che un uomo di lettere la chiamò “baia delle favole” e quell’uomo di favole se ne intendeva.
Lascia che ti porti su una strada che accarezza le colline a mezza costa, fra gli ulivi, una strada così variopinta e loquace che ispirò una delle sue figure più potenti, a uno dei pensatori più potenti che l’Europa abbia mai conosciuto.
È bella questa terra, questa baia orlata di montagne.
Il mare del Tigullio e le valli che s’irradiano dalla costa.
È bella questa terra, e sciagurata.
Rapallizzazione, Zoaglizzazione, Chiavarizzazione…
Come una bella donna che si guarda allo specchio e si sfregia da sola.
La malìa del golfo…